Chi siamo

Il pretesto

Tre amici con la passione del vino e dell'AppenninoFare vino per noi è un pretesto,
per raccontare i luoghi amati, per condividere una passione:
quell'amore smisurato per la natura in tutte le sue declinazioni.
Aria e terra, cielo e suolo.
E in mezzo noi, sostanza organica, la vita.
Siamo Matteo Farini, Simone Marzocchi e Simone Zoli, professionisti e degustatori del vino dagli anni 90.
Ci definiamo raccoglitori d'uva per caso: cerchiamo di sopperire alla nostra inesperienza accademica e pratica, con lo studio e con i buoni consigli dei tanti nostri amici vignaioli.
Senza di loro, Monte Mirabello, non produrrebbe uva.

Chi siamo

Il pretesto

Tre amici con la passione del vino e dell'AppenninoFare vino per noi è un pretesto,
per raccontare i luoghi amati, per condividere una passione:
quell'amore smisurato per la natura in tutte le sue declinazioni.
Aria e terra, cielo e suolo.
E in mezzo noi, sostanza organica, la vita.
Siamo Matteo Farini, Simone Marzocchi e Simone Zoli, professionisti e degustatori del vino dagli anni 90.
Ci definiamo raccoglitori d'uva per caso: cerchiamo di sopperire alla nostra inesperienza accademica e pratica, con lo studio e con i buoni consigli dei tanti nostri amici vignaioli.
Senza di loro, Monte Mirabello, non produrrebbe uva.

la nostra terra

Appennino

Predappio, Monte Mirabello.
Suoli, climi, altitudini, venti...cambiano di metro in metro.
Ma c'è una cosa che accomuna questo pezzo di storia vitivinicola romagnola: l'importanza del vitigno sangiovese nella vita socio-culturale di ogni casa, borgo, paese.
Qui più di ogni altro luogo, la consuetudine dei gesti agricoli, la memoria della terra, sono elementi incarnati nella socialità e nella quotidianità.
Quassù, a quasi 600 metri di altitudine, si respira l'aria di montagna, guardando tutte le cime più significative dell'Appennino Tosco-Romagnolo.
Predappio, Monte Mirabello.
Suoli, climi, altitudini, venti...cambiano di metro in metro.
Ma c'è una cosa che accomuna questo pezzo di storia vitivinicola romagnola: l'importanza del vitigno sangiovese nella vita socio-culturale di ogni casa, borgo, paese.
Qui più di ogni altro luogo, la consuetudine dei gesti agricoli, la memoria della terra, sono elementi incarnati nella socialità e nella quotidianità.
Quassù, a quasi 600 metri di altitudine, si respira l'aria di montagna, guardando tutte le cime più significative dell'Appennino Tosco-Romagnolo.

Vini Appenninici

IRIS
Vino Rosso da uva Sangiovese.
Iris è la messaggera degli dei, personificazione dell'arcobaleno, moltitudine di colori e di complessità.Collega cielo e terra, gli uomini e l'olimpo. Progenitrice della biodinamica.Iride, arcobaleno di sapori.Iris è Iris Versari, partigiana romagnola, figlia dell'Appennino.
La nostra terra, che cerchiamo di difendere
BIANCA
Vino Bianco da uve sauvignon, trebbiano, albana e chardonnay. Proviene dalle vigne più alte di Mirabello. Quasi 600 metri. Un vino di luce, limpido, trasparente, esile e ossuto. Freddo. Ci ricorda le mattine in vigna sotto al sole di dicembre. E' tagliente come una lama; come un'arma BIANCA. Come Bianca di Nanni Moretti, dalla disillusa amarezza e nonostante ciò, il più dolce di tutti
ISY
Da uva trebbiano, un rifermentato in bottiglia dall'anima allegra, quella del bicchiere sempre vuoto, quelle delle bevute di pancia e senza troppi pensieri.Un vino “semplice”, easy...Isy.Dedicato a Iside dalle braccia alate, colei che il cielo tutto abbraccia, che insegna alle donne a macinare il grano, a filare il lino, a tessere e ad addomesticare gli uomini a sufficienza per riuscire a vivere con loro.Dea di fertilità, madre dell'agricoltura e della magia.Non vi è luna o stella che possa offuscare la sua passione, la sua energia nell'estasi amorosa
ALMA
Uva rigogliosa, buona da mangiare, che dà vita a grandi grappoli.
Riflette una luce dolce come il miele di castagnoe salata come le terre d'Appennino.
Anima nobile, colei che nutre, come la mela dell'Eden.
È ALMA, colei che feconda.

Contatti

Come arrivareArrivare a Mirabello è un viaggio breve, dalla città serve circa mezz'ora.È un percorso tutto in salita, dove le pendenze aumentano insieme ai chilometri fatti.Contestualmente, aumentano le buche sull'asfalto e le frane, cicatrici ancora aperte in Appennino.E gli alberi diventano sempre più alti e rendono sempre più stretta la striscia di strada.
Poi l'ultima curva a destra regala un quotidiano stupore rinnovato.
Ogni giorno sfumature di colori diversi sulle montagne e i campi.La vecchia scuola e siete arrivati.

ALMA 2024 e BIANCA 2024Ci piacciono i blend.
Ci piace l'idea che elementi diversi si uniscano e raccontino, ognuno con la propria voce, la terra da cui provengono.
Ci piace che nel vino si abbassino i toni del varietale a favore del terroir - luogo, suoli, mani -
Alma 2024 è l'unione tra lo chardonnay e il trebbiano.
Bianca 2024 ha in sé, albana e trebbiano, chardonnay e sauvignon.

Stiamo ancora imparando.
Ogni giorno ci confrontiamo: con altri vignaioli, con tecnici, tra di noi e pure con noi stessi.
Perché vogliamo mettere in bottiglia il miglior vino che le uve dell’annata ci hanno regalato.
Abbiamo una sola regola: meno paciughi possibile in cantina.
Per evitare l’uso di tecnologia o additivi (che cerchiamo di non conoscere nemmeno — anche se qualcosa, ogni tanto, ci sfiora), dobbiamo cavarcela bene con la mano, con l’occhio, con la testa.
Alma 2024 e Bianca 2024 vanno oggi in bottiglia, senza chiarifiche e senza filtrazioni.
ingredienti: uva e anidride solforosa